Poeta italiano. Allievo di G. Chiarini a Livorno, a soli 15 anni scrisse il
polimetro
Mentana ovvero la spada del volontario romano. Trasferitosi a
Firenze, seguì per alcuni anni l'università, senza però
conseguire la laurea. Nel 1894 fu nominato provveditore agli studi di Livorno.
Fece parte della cosiddetta Scapigliatura fiorentina che ebbe come organo la
rivista "I nuovi goliardi" (1877). La sua poesia, pervasa da un forte sentimento
epico e patriottico, è ricca di tensione drammatica. Tra le sue raccolte,
particolarmente interessanti sono:
Rapsodie garibaldine (1899),
Poesie (1902),
Canzoni moderne (1879),
Fantasie marine
(1881),
Ricordi lirici (1893),
Poesie della riscossa (1919). Nel
1923 uscì postuma la raccolta
Prose (Livorno 1852-1922).